04 marzo 2007

La matematica del tempo


un orologio che non gira mai
poi, interi calendari bruciano
tutt’interi in un solo istante

è di nuovo primavera
e non ricordo l’inverno
forse ero distratto

ore come mesi
anni come giorni
la matematica del tempo
non ha nessun senso

le emozioni son battiti di ciglia
tra le folli corse e la noia pura

forse è la vita a non aver senso
ma quei battiti fugaci
son tutto quello che resta
alla fine del giorno

respiro avido gli attimi
poi mi trascino in apnea
nell’attesa pesante
del breve momento giusto

ignorare l’attesa
e godere l’attimo
e ringraziare che c’è
che esiste

forse è questo
l’unico senso possibile
per vivere in me

1 Comments:

At mercoledì, 14 marzo, 2007, Anonymous Anonimo said...

Già amico mio, oggi più che mai...carpe diem! t'abbraccio

 

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