19 maggio 2007

Siepi (Com'eravamo - 05/07/2004)



Per me la siepe rappresenta un ostacolo enorme, forse insormontabile, è come un abisso di disperazione sul quale mi affaccio sempre più spesso e sempre meno volentieri.
“quando guardi nell’abisso, l’abisso guarda in te.”
Ogni volta che mi chino per guardarci dentro sento queste parole bruciarmi dentro, so di averle lette in un lontano passato ma non sapevo che potessero ustionarmi così.
In questo abisso è facile precipitare, ed una volta ingoiati si può solo sperare di raggiungere il fondo per poi poter risalire.Vana speranza, il pozzo della disperazione NON HA FONDO!!! Sembra che ce l’abbia, ma non è così! Il fondo che mi sembra di vedere è una mistificazione, un inganno terribile e feroce, una trappola mortale, un agguato posto in essere con immane crudeltà da un Demone senza cuore ma munito di denti taglienti ed artigli aguzzi e ricurvi, un Demone pronto a dilaniarmi per nutrirsi con il mio dolore e la mia disperazione.
E’ Lui a rendemi insicuro, ad attirarmi con i suoi sordidi inganni, a costringermi a scavare con le mie stesse mani una fossa tanto profonda da farmi desiderare di rimanerci sepolto per sempre, piuttosto che dover affrontare l’impervia risalita.Lui è furbissimo, astuto, spietato. Si fa sentire e intravedere sempre e solo quando conviene a Lui. Vive nell’ombra e aspetta che sia io ad andare più o meno inconsapevolmente verso di Lui, e quanto mi trova inerme al suo cospetto, balza con grazia felina dal suo lugubre nascondiglio e mi ghermisce, strappandomi con rabbia e violenza brandelli di anima e di vita.
Quando, raramente, esce alla luce del sole, si traveste così bene da essere irriconoscibile, o per lo meno io non l’ho mai riconosciuto!
Si è presentato ai miei occhi perfettamente camuffato da AMORE per una ragazza che poi mi avrebbe distrutto, da AMICO che poi mi avrebbe tradito conficcandomi tutti i coltelli del mondo proprio al centro della schiena.
A volte si è vestito da buon affare, altre da grande occasione, altre ancora da oggetto del desiderio ed io non sono riuscito ad evitarlo quasi mai.
E se talvolta ci sono riuscito è stato solo un caso fortuito e, credimi, non saprei raccontartene uno...
Sono sempre stato troppo sensibile e molto poco concreto, e questo sicuramente mi ha reso molto più vulnerabile all’assalto e molto più predisposto alla sconfitta ignominiosa.
Di una cosa mi sono fermamente convinto, è completamente inutile che io resti adagiato sull’immaginario fondo del pozzo, mentalmente e fisicamente predisposto ad essere una vittima sacrificale nel compimento di un arcano rito a me ignoto ma che percepisco profondamente legato all’essenza stessa della vita, e della sopravvivenza.
Disteso inerte in attesa che la speranza di uscirne vivo e mentalmente integro, mi si ritorca contro con una forza schiacciante, tramutandosi improvvisamente ma non imprevedibilmente in disperazione.
La speranza fine a se stessa è inutile. Anzi dannosa, per lo meno per me lo è!
Le cose della mia vita non si risolveranno da se, come per magia, questo non è un film, e se lo è lo sceneggiatore ce l’ha con me!
Dietro la siepe c’è tutto quello che sarei voluto essere, e che forse non sarò mai.
Vivere è difficile, molto meglio sognare e scrivere.




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2 Comments:

At domenica, 27 maggio, 2007, Anonymous Anonimo said...

Sono passata per abbracciarti :) buona domenica amico mio

 
At domenica, 10 giugno, 2007, Blogger lonewolf said...

abbraccio reso :)

 

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