27 maggio 2006

Diario


un tempo che balla
senza ritmo
frenetico e lento
assorbe avido
le parole
che dovrei urlare
per sentirle
vere nel mondo
oltre che nel cuore
parole
che parlano della bellezza
possibile
di un'imprevista gioia di vivere
che sospende
fragile
il circolo del sangue
rallentato
dal timoroso silenzio
stupidamente incredulo
per la grazia ricevuta...

un banchetto di ombre
ottuse
che non sfiorano la luna
brillante nel pozzo
senza fondo
dell'amore...

1 Comments:

At lunedì, 04 settembre, 2006, Anonymous Anonimo said...

Un'altra splendida poesia...Ciaooo

 

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