27 marzo 2006

Tenebre


Tenebre
s’insinuano lievi
nel tessuto grezzo
e prezioso
del desiderio
incontrollabile e sublime
d’unione
eterna
di spirito e sangue

rosso di desiderio
rarefatto
negli immensi vuoti spazi
di deserto bruciato
che dilagano
sterili e bianchi
nella forzata assenza
di quei sorrisi
invocati a scioglier
per sempre
le dighe del cuore

tenebre
in agguato
ai confini dell’incoscienza
predatrici fameliche
di tempo
di sogni

tenebre,
nere come catene
imprigionano
sulla sterile sabbia
un battito d’ali
sognato nel blu cobalto
della notte
baciata di luna
e ammantata di stelle

tenebre
e nebbia
a confonder lo sguardo
ingannando la logica
ma non i cuori
affannati
indomiti
vibranti e possenti
impavidi

nell’affrontar dei tanti demoni
il più potente eroe
la paura
di vedere sfiorite
le neonate ali
d’angelo
rubate al cielo per volare
su miserie di vita
sospesa
punita
lentamente suicidata
a cui mai più dovrem tornare

tenebre
che non possono incrinare
l’armatura di fede
che protegge
i sentimenti
come essenza pura
di quel mondo da scoprire
insieme

tenebre
nere
squarciate di rosso
celeste
blu

bianco…

no, bianco mai più