13 novembre 2005

Ali



Strani, nuovi mondi
dipanano intricate essenze,
quando, esistenze possibili
incrociano, rinnovate,
una vita confusa
dal proprio senso.

E mani, stanche di noia
graffiano la terra nuda
scavando tentacolari dotti,
senza altra meta che la fuga
dalle, angoscianti, profondità
del proprio inferno.

Ed invisibili, fragili ali
sfidano l’opprimente destino,
sollevando in timido volo
l’immenso spirito di libertà,
inconsapevoli delle vertigini
indotte dalla vuota voragine.

Lacrime,
che bagnano l’emozione
di sapersi sopravvissuti,
in precario equilibrio,
sul niente.

Lacrime,
confuse tra gioia e timore
di veder avverare,
e non dover dissipare,
un sogno.

9 Comments:

At domenica, 13 novembre, 2005, Anonymous Anonimo said...

Sempre molto profondo,lone...
Si, sembra proprio che questa sia l'era del nuovo Icaro.
L'intimo desiderio di voli verso cieli infiniti,l'inevitabile dubbio di rimaner bruciati dal fuoco della conoscenza e la speranza che le nuove ali, stavolta non più fatte di caduca cera ma di puro spirito di libertà,ci portino sempre più in alto.
Ciao,Enza

 
At lunedì, 14 novembre, 2005, Anonymous Anonimo said...

aaaaaaaah ma basta con queste confessioni personali..basta! :-)
scherzo ovviamente..sempre un piacere fare un salto
nella tana del lupo :-)
buona giornata!
A.

 
At mercoledì, 16 novembre, 2005, Anonymous Anonimo said...

non si e' mai persi del tutto
finche' c'e' una caverna
con un fuoco acceso

:-)

 
At mercoledì, 16 novembre, 2005, Blogger Brigatta said...

Eccomi,Lupo.

Per dirti quello che mi passa per la testa. Il primo pensiero: anche il paradiso angoscia. Il timore più profondo: la scadenza sul cartone della spensierata felicità. Mi sento più forte nell'inferno. Al paradiso non si sopravvive. E la fragilità che lascia la fine, per me, tarpa ogni volo. Ma. Né il paradiso né l'inferno sono eterni. Si scambiano. E la vita è fatta di sogni che si avverano e che finiscono. E anche di sogni che non si avvereranno mai.
Ma che non si dissipano: restano sogni per sempre. E' questa forse l'unica eternità che ci è concessa.
In my humble opinion.

A presto.
Bri

 
At giovedì, 17 novembre, 2005, Blogger lonewolf said...

grazie enza.
per la condivisione
dello spirito di libertà
e per aver ravvivato nella mia memoria
l'ambizioso sogno
di Icaro
le mie ali
sono fragili
almeno quanto le sue
i sogni...

beh,
non ce ne sono molti di sogni così

 
At giovedì, 17 novembre, 2005, Blogger lonewolf said...

grazie bu':-)
il mio fuoco
magari scalda poco
ma non si spegne
mai
e questo
è un regalo
che mi fate
voi
:-)

 
At giovedì, 17 novembre, 2005, Blogger lonewolf said...

eheh
lo dico sempre pure io Anto':-)
ma chi se crederà d'esse'
'sto lonnuorfe:-D
che se pensa???
che der diario suo
ce ne frega quarcheccosa???

a lonnuorfe, aripijate!!!:lol:

grande sol,
grazie dell'attenzione
e del piacere
reciproco
un abbraccio

 
At venerdì, 18 novembre, 2005, Blogger lonewolf said...

grazie del pensiero bri:-)
un'eternità di sogni
è un immagine molto bella
e rassicurante

il resto è vita
condivisa
vissuta...

grazie

:-)

 
At martedì, 22 novembre, 2005, Anonymous Anonimo said...

Guardare la vuota voragine
e aver paura di venire inghiottiti
dal proprio essere...

guardare la vuota voragine
e non provare alcuna vertigine,
solo affetto per quel vuoto
che ci ha spinto a volare.

Lacrime, di gioia e di dolore,
che cercano solo di proteggere
un sogno.

Nia

 

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