24 dicembre 2005

Alieno



Insiemi conformi
di masse viventi,
scarnito ritratto
cromato su echi
di specchi infranti.

Alieno, solo
giallo di limone
su mondo blu notte,
disgiunto sembiante
d’illusorio uso.

Esposto nolente
a pigli curiosi,
patisce zavorre
di gravose volontà.

Imbarazzati palmi
intrisi di grigio
sfregano il volto
carente d’occulto.

Incarnando usanze
vilmente plasticate
di umane falsità,
davvero aliene.

1 Comments:

At domenica, 25 dicembre, 2005, Anonymous Anonimo said...

Ciao lone,quel che sento di dirti adesso (con ancora il sapore del buon caffè) è: il sentirsi alieni è fisiologico,quel che descrivi è un passaggio obbligato attraverso il quale, chi cerca, è costretto a passare.
Più volte ho provato le stesse cose, continue cadute,continue morti seguite da faticose e dolorose rinascite...
ho sempre dovuto far ricorso alla forza di volontà che da qualche parte dentro di noi giace assopita e aspetta di essere utilizzata...so che non è facile, ma è proprio qui sulla terra che dobbiamo capire il senso della vita
e vederne i colori,non solo giallo e blu ma dal giallo al blu con tutti gli altri colori che ci stanno dentro.A presto lone,ti abbraccio

 

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