
mi domando spesso
quale sia il senso
di queste parole:
a volte diario
altre volte, semplicemente briciole
alcune tra le tante
che il vivere semina
nella mia anima
briciole di parole
e a volte
modeste e inadeguate
briciole di poesia
cerco un senso
che non sia
sempre e solo
il bisogno di scrivere
atavico
immutabile
incorreggibile
eppure
oltre il bisogno
è difficile trovare un senso
che esuli dal completamento
di ogni scritto
donato dagli occhi
di un qualunque lettore
ho sempre pensato di scrivere per me stesso
per sedare un mio bisogno
era la verità
ma non era l’unica verità
ho imparato a leggermi
e a farmi leggere
per qualche tempo ho anche pensato
forse sognato
di essere letto
no, non pubblicato
solo letto
capito o frainteso
odiato od amato
considerato, ignorato
poi il mondo s’è ripreso
quel che aveva dato
e la scrittura
come la lettura
son tornate intime
pudiche
fragili
solitarie
e il tempo delle mie parole
si è dilatato
mi scuso con tutti
tranne con me stesso
per il poco tempo
ed il poco senso
di questo mio dire
grigio e deserto…