26 febbraio 2007

Domani


è tempo di silenzio
breve ma intenso
come finalmente sarà

domani

inizia un viaggio
di sudore e amore
tra incroci di mille vite
che non mi apparterranno

domani
e dopo ancora
nel silenzio
aspetterò che la mia vita
quella vera
quella nuova
si mostri a me

domani
inizierà l’estrazione
i numeri cadranno uno ad uno
ho scommesso forte
e mentre aspetto
sto tremando

da domani
vada come vada
vivere
non sarà più uguale

domani
(sto tremando)
e dopo ancora
(sto tremando)
la vita
(sto tremando)
cambierà

25 febbraio 2007

Sospeso


sospeso
tra un passato difficile da dire
e tanti futuri confusi
tra cui perdersi
in contemplazione
delle astruse trame
di un destino errante

sospeso
come una lacrima timida
impigliata tra le ciglia

sospeso
tra l’amore che riscalda
e la vita che scivola
tra dita serrate
sulla mia fede
fragile e incrollabile

sospeso
tra il desiderio d’essere uomo
ed il bisogno d’essere eroe

sospeso
nelle contraddizioni asincrone
del mio sguardo sfocato
su un mondo grigio
popolato di conigli alieni
che si spostano in ogni dove

sospeso
li inseguo
m’inseguo
senza raggiungere niente

sospeso
confuso
deluso
oggi
una vita
un giudizio
sospeso

sospeso
confuso
fiducioso
domani
una vita
un amore
generoso

sospeso
oggi
all’estremo
domani
forse
vedremo…

23 febbraio 2007

briciole


mi domando spesso
quale sia il senso
di queste parole:
a volte diario
altre volte, semplicemente briciole
alcune tra le tante
che il vivere semina
nella mia anima
briciole di parole
e a volte
modeste e inadeguate
briciole di poesia

cerco un senso
che non sia
sempre e solo
il bisogno di scrivere
atavico
immutabile
incorreggibile

eppure
oltre il bisogno
è difficile trovare un senso
che esuli dal completamento
di ogni scritto
donato dagli occhi
di un qualunque lettore

ho sempre pensato di scrivere per me stesso
per sedare un mio bisogno

era la verità

ma non era l’unica verità

ho imparato a leggermi
e a farmi leggere
per qualche tempo ho anche pensato
forse sognato
di essere letto
no, non pubblicato
solo letto
capito o frainteso
odiato od amato
considerato, ignorato

poi il mondo s’è ripreso
quel che aveva dato
e la scrittura
come la lettura
son tornate intime
pudiche
fragili
solitarie

e il tempo delle mie parole
si è dilatato

mi scuso con tutti
tranne con me stesso
per il poco tempo
ed il poco senso
di questo mio dire
grigio e deserto…

13 febbraio 2007

incubo


una cassa di piombo
sul fondo del mare
cela in se
nel buio profondo
il mio passato

raschiando sul fondo
d’un pozzo da odiare
alfine forse
cambiando il mondo
me ne sono liberato

solo un incubo a volte
mi fa dubitare
che quelle storie sepolte
mi possano afferrare