21 ottobre 2007

Tornare a volare




con addosso mille segni
riflessi nello sguardo

anima pesante
ingranaggi rugginosi

rughe sul volto
graffi sul cuore

esangue amore mio
soffocato dal vuoto

muscoli sfibrati
ossa consunte

loto bianco
nel fango della vita

anima indistruttibile
nel pantano del tempo

vivi nel solo respiro
che sognammo insieme

dormi senza paure
domani si torna a volare



Se tutto va in fretta
sarò una saetta
e tu lo sarai insieme a me
peccato soltanto che ci sarà il tempo
in cui dovremo dire:
”Adesso è giusto riposare”



.

15 ottobre 2007

e due...



in occasione delle ricorrenze
spesso si cade nei luoghi comuni
nelle banalità sciocche ma rassicuranti
mi perdonerete se non sarò originale

tutto nacque così
quasi per caso
non so cosa cercavo
né cos’ho trovato

so che questa modesta tana
ospita le mie parole
ormai da due lunghi anni

118 post in due anni
poco più di uno a settimana
potevo fare di più?
forse
potevo fare di meglio?
sicuramente

questo lo so!
non so da dove son partito
né dove i miei laconici deliri
avrebbero dovuto portarmi
ma tant’è
ci sono e, per oggi, questo mi basta

spero basti anche a voi
pochi ma fedelissimi
che in tutto questo tempo
avete avuto la pazienza
di continuare a cercarmi
lontano dagli occhi che furono
ma non dal cuore che è…

avrei amato ritrovarvi tutti
quelli che furono
e quelli che non sono più potuti essere
quando un vento gelido
distrusse quel mondo ormai perduto
anche dai pochi, sparuti e spaesati sopravvissuti

avrei amato parlarvi ancora
e cantarvi dei miei fantasmi
e nutrirmi dei vostri
ma ogni tempo ha il suo tempo
e così, senza rimorsi
con qualche naturale rimpianto
e con tutto ciò che il destino delle mie parole
ha voluto di bello regalarmi
nella vita di tutti i giorni
vi abbraccio con calore
ringraziando ogni giorno
anche in quelli lunghi e bui
di aver guardato dietro una siepe
che tra le sue parole
nascondeva l’amore…

buon compleanno blog

...


Sopravvissuti ai nostri progetti
acqua, sabbia, paletta e castelli così.
Persi o no siamo ancora in piedi
.

14 ottobre 2007

Il Tasso... Mentecatto



C’era una volta un ministro.
In via Venti Settembre governava felice e beato (LUI) sulle finanze del suo popolo.
E purtroppo anche su quelle del popolo non suo…
Un giorno imprecisato il ministro, una volta valente economista e cattedratico, fu rapito dagli alieni e sostituito con un clone.
Beh, non proprio un clone perfetto. Anzi.
Pare che nel ricombinare il patrimonio genetico del duplicato malriuscito gli alieni abbiano confuso qualche protocollo.
Ed ecco qui un ministro il cui DNA è in parte umano e in parte appartenente ad una rara razza aliena: il Tasso Mentecatto.

Non mi credete?
Proprio di questi giorni, inconfutabile prova a carico, è la sua dichiarazione:

“LE TASSE SONO BELLISSIME!”

E chi se non un tasso potrebbe concordare???
(civili forse si, Signor Ministro. Bellissime… per carità…)

Fin qui arriviamo a dimostrare il contagio virale del Tasso alieno. Per individuare però, con precisione, quale sia la razza di tasso che sta obnubilando l’intelletto dell’uomo dell’economia, dobbiamo impietosamente raccontare della sua scoperta dei “bamboccioni”.

Si, proprio quei “bamboccioni” che il ministro vuol cacciare fuori dalla casa dei genitori, dove questi meschini individui si nascondono anche oltre la soglia dei 30 anni, grazie ai suoi potenti sgravi fiscali.

Pensate, ben 991,60 euro di detrazione IN TRE ANNI!

330,54 euro l’anno

27,55 euro al mese (nella mia città, Roma, due pizze e due birre in un locale da poco…)

Bene, io ne conosco uno di questi “famigerati” bamboccioni.

Un caso disperato:

40 anni e lavoro precario da 920 euro al mese.

In una città dove affittare una casa di 50 metri quadrati in profonda periferia costa 800 euro al mese tutto escluso…

E un posto letto in camera tripla o quadrupla per studenti universitari costa 400-500 euro al mese, sempre che ci siano FIDEJUSSIONI BANCARIE dei genitori, ovvio…

Perdonatemi, mi sorge spontanea una domanda:

bamboccione lui

o Mentecatto il Tasso???



.

04 ottobre 2007

Vivo (il circo)


vivo
fuori da ogni tempo
assediato da ore inerti

vivo
se l’attesa è vita
vivo
affacciato ad un balcone
rinnegando me stesso
nella folle necessità
di capire il niente assoluto

vivo
nel respiro e nel battito
e sento morire sogni e parole
liofilizzati dal deserto
bruciati da un sole malato
che infoca i mie giorni
d’impotenza e furore

vivo
cercando un segno
aggrappato a un sogno
vivo
desiderando amore e poesia
una notte di luna crescente
le mie stelle nel cielo
ed un lupo solitario
che ritorna ad esser
vivo


...


Viene il tempo di fermarsi
di bagnarsi di poesia
di sentirsi parte di una sinfonia
si raccolgono le stelle
e una luna che non sai
e la notte si fa bella, come mai
un momento di infinito
che si scomoda per te
perché un uomo che ha vissuto
ha più di un mondo dentro sé...


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