28 gennaio 2008

The Ghost of Tom Joad - (una frase per voi)





Men walkin' 'long the railroad tracks
Goin' some place, there's no goin' back
Highway Patrol choppers comin' up over the ridge
Hot soup on a campfire under the bridge
Shelter line stretchin' round the corner
Welcome to the new world order
Families sleepin' in their cars in the southwest
No home, no Job, no peace, no rest

The highway is alive tonight
But nobody's kiddin' nobody about where it goes
I'm sitting down here in the campfire light
Searchin' for the ghost of Tom Joad

(Uomini a piedi lungo i binari
diretti non si sa dove, non c'è ritorno;
elicotteri della stradale che spuntano dalla collina,
minestra a scaldare sul fuoco sotto il ponte,
la fila per il ricovero che fa il giro dell'isolato:
benvenuti al nuovo ordine mondiale.
Famiglie che dormono in macchina nel Sudovest
Né casa né lavoro né sicurezza né pace.

La strada è viva stasera
ma nessuno si illude su dove va a finire
sto qui seduto alla luce del falò
e cerco il fantasma di Tom Joad)


The Ghost of Tom Joad - Bruce Springsteen


La storia di Tom Joad è ambientata negli Stati Uniti
al tempo della grande depressione
dove la fantasia di John Steinbeck
ci narra dell’esodo di centinaia di poveri senzatetto
spinti dalle tempeste di sabbia
a cercare un futuro
abbandonando le proprie case
nella miseria assoluta.

Bruce Springsteen disse in un intervista
“Anche la canzone di Tom Joad non è storica, ma è sull'America degli anni '90”
Quindi, secondo il Boss
Tom Joad è un fantasma ancora presente nell'America degli anni '90
e sessant’anni di storia non sono serviti a niente

quello che più mi preoccupa oggi
è che dopo quasi vent’anni
affacciandomi dalla finestra di casa mia
m’è sembrato di vedere
il fantasma del vecchio Tom Joad
sdraiato su un cartone
tremare dal freddo
e coprirsi di stracci

e forse finora
non ero consapevole
che fosse così vicino
a me

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27 gennaio 2008

Il giorno della memoria



non dimenticare
significa anche prendere coscienza
che ancora oggi
in qualche parte del mondo
il genocidio non è finito...


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25 gennaio 2008

Governo a scadenza



L’Italia proprio non va
credo che ormai ce ne siamo accorti tutti
a prescindere dal colore politico…

il governo patchwork di Prodi
ormai inviso ai più
è stato sfiduciato al senato
e presto sarà solo un brutto rammendo
in un tessuto nazione lacero più che mai

il Presidente dimissionario
ben oltre le colpe specifiche
paga soprattutto l’arroganza
di non aver voluto ammettere che il paese era in stallo
e che le elezioni avevano decretato una sostanziale parità di voti
tra gli schieramenti politici più sgangherati e assurdi che io ricordi
(soprattutto a sinistra, mi spiace dirlo,
dove l'antiberlusconismo a tutti i costi
crea mostri al cui confronto
Frankenstein sembra una deliziosa ballerina da carillon)

difficile conciliare nelle stesse fila
diavolo ed acqua santa
scudo crociato e falce e martello
difficile per questo guazzabuglio culturale e politico
che è l'attuale centro sinistra italiano
creare un governo a scadenza
che non si autodistrugga dopo 600 giorni
(e chissa se il PD cambierà le cose
o magari han messo lì Veltroni proprio per sacrificarne uno?
ai posteri l'ardua sentenza...)

e così,
dove non sono arrivati i DICO
né gli scioperi e le manifestazioni
indette a più riprese contro il governo
da partiti che di quel governo facevano parte
né il malcontento diffuso della gente
vessata e tartassata sia economicamente che moralmente
né l’opposizione spesso confusa nella ricerca
di una propria identità smarrita
è arrivato il caso familiare di Clemente Mastella
“offeso” dal mancato sostegno governativo
del suo scandaloso “metodo” politico
fatto di sospette clientele e lottizzazioni
ma reso insopportabile soprattutto per
l'italico eterno tormentone del così fan tutti

e adesso ci vuole risolutezza
ci si consulti e si faccia tutto quel che la costituzione prevede
e poi si vada a votare
pregando che il prossimo governo
qualunque esso sia
sia omogeneo ed in grado di DECIDERE
abbia idee e voglia di fare
sia solido e duraturo
scelga rapidamente una strada e la percorra fino in fondo
ma soprattutto
pur tra mille difficoltà
non ci neghi la speranza…


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21 gennaio 2008

Walk of life



perdonami
perché ho pregato tutta la notte
un dio a cui non credo

l’ho pregato di regalarti
l’oblio della dolce morte

e contro natura
ribollendo nel mio stesso sangue
non ho più saputo
“cosa” sperare…

oggi eri ancora qui
ma eri anche altrove
come quel tuo sguardo vuoto
che bucava il soffitto

so che non mi vedi
come so che mi senti
e che fatichi a riconoscermi
per non dover soffrire ancora
dell’imminente eterno addio

e allora perdonami
se la mia voce
non somiglia più tanto
a quella del bambino
che fui oltre trent’anni fa
e che oggi correva nei tuoi sogni

perdonami
perché vorrei fare
perché vorrei dire...

dico solo “ciao nonna”
e per un attimo ci sei
e mi chiedi chi sono

è solo un istante
ma per un istante
tu vorresti vivere
e io vorrei morire


– chi sei?
Luca, io sono Luca…


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15 gennaio 2008

il tempo delle scelte - (una frase per voi)




"... ma una volta arrivati alle medie superiori veniva il tempo delle scelte irrevocabili.
Le porte cominciavamo a chiudersi con un clic sommesso che si sentiva bene solo nei sogni che si sarebbero fatti negli anni a venire."


Cujo - Stephen King


rivivo di riflesso quei momenti
di un'adolescenza ormai passata
e ne ricordo con tenerezza
l'orgoglio e la paura...

ci son giorni però
in cui i clic
mi capita di sentirli
anche da sveglio
e vivo nella fantasia
(...ancora...)
vite parallele
evanescenti nuvole
di ombre e colori



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08 gennaio 2008

Cosa vuoi che sia



la prima sensazione sul 2008?

sarà un anno così...

Buon viaggio a tutti voi.

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