28 maggio 2007

L'inutile dire


l'inutile dire
avvolge le parole
nell'eco di nebbia
come grigio fossile
d'un racconto che fu
e che ora finge d'essere

l'inutile dire
è un'altra vita
di fantasie solitarie
inutili ma indispensabili
per riflettersi
nel silenzio

l'inutile dire
son le mie parole
gravemente incomplete
di occhi e di cuori
che non siano amati
dall'uomo che sono

l'inutile dire
questo inutile dire
piccola poesia di me stesso
fuori dal privato
l'inutile dire
presto inaridirà...

19 maggio 2007

Siepi (Com'eravamo - 05/07/2004)



Per me la siepe rappresenta un ostacolo enorme, forse insormontabile, è come un abisso di disperazione sul quale mi affaccio sempre più spesso e sempre meno volentieri.
“quando guardi nell’abisso, l’abisso guarda in te.”
Ogni volta che mi chino per guardarci dentro sento queste parole bruciarmi dentro, so di averle lette in un lontano passato ma non sapevo che potessero ustionarmi così.
In questo abisso è facile precipitare, ed una volta ingoiati si può solo sperare di raggiungere il fondo per poi poter risalire.Vana speranza, il pozzo della disperazione NON HA FONDO!!! Sembra che ce l’abbia, ma non è così! Il fondo che mi sembra di vedere è una mistificazione, un inganno terribile e feroce, una trappola mortale, un agguato posto in essere con immane crudeltà da un Demone senza cuore ma munito di denti taglienti ed artigli aguzzi e ricurvi, un Demone pronto a dilaniarmi per nutrirsi con il mio dolore e la mia disperazione.
E’ Lui a rendemi insicuro, ad attirarmi con i suoi sordidi inganni, a costringermi a scavare con le mie stesse mani una fossa tanto profonda da farmi desiderare di rimanerci sepolto per sempre, piuttosto che dover affrontare l’impervia risalita.Lui è furbissimo, astuto, spietato. Si fa sentire e intravedere sempre e solo quando conviene a Lui. Vive nell’ombra e aspetta che sia io ad andare più o meno inconsapevolmente verso di Lui, e quanto mi trova inerme al suo cospetto, balza con grazia felina dal suo lugubre nascondiglio e mi ghermisce, strappandomi con rabbia e violenza brandelli di anima e di vita.
Quando, raramente, esce alla luce del sole, si traveste così bene da essere irriconoscibile, o per lo meno io non l’ho mai riconosciuto!
Si è presentato ai miei occhi perfettamente camuffato da AMORE per una ragazza che poi mi avrebbe distrutto, da AMICO che poi mi avrebbe tradito conficcandomi tutti i coltelli del mondo proprio al centro della schiena.
A volte si è vestito da buon affare, altre da grande occasione, altre ancora da oggetto del desiderio ed io non sono riuscito ad evitarlo quasi mai.
E se talvolta ci sono riuscito è stato solo un caso fortuito e, credimi, non saprei raccontartene uno...
Sono sempre stato troppo sensibile e molto poco concreto, e questo sicuramente mi ha reso molto più vulnerabile all’assalto e molto più predisposto alla sconfitta ignominiosa.
Di una cosa mi sono fermamente convinto, è completamente inutile che io resti adagiato sull’immaginario fondo del pozzo, mentalmente e fisicamente predisposto ad essere una vittima sacrificale nel compimento di un arcano rito a me ignoto ma che percepisco profondamente legato all’essenza stessa della vita, e della sopravvivenza.
Disteso inerte in attesa che la speranza di uscirne vivo e mentalmente integro, mi si ritorca contro con una forza schiacciante, tramutandosi improvvisamente ma non imprevedibilmente in disperazione.
La speranza fine a se stessa è inutile. Anzi dannosa, per lo meno per me lo è!
Le cose della mia vita non si risolveranno da se, come per magia, questo non è un film, e se lo è lo sceneggiatore ce l’ha con me!
Dietro la siepe c’è tutto quello che sarei voluto essere, e che forse non sarò mai.
Vivere è difficile, molto meglio sognare e scrivere.




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14 maggio 2007

Domenica


un cielo placcato di luce
si specchia nello sguardo
vuoto, come incredulo ostaggio
del tuo, strano, destino

fisso, immobile nel corpo
mentre i pensieri s’agitano
aggrovigliandosi senza scampo
in immense ragnatele

ansia e follia
e fiato corto
immobile
soffri

un sospiro appanna l’anima
senza sorriso
d’una domenica
monocolore

piccolo poeta naufrago
agiti il tuo mare
tra numeri impazziti
e voglia di non affogare

immobile
nella tormenta
t’aggrappi forte
solo per amore

07 maggio 2007

I cinque libri

Dopo lunga e penosa meditazione
(in realtà una giornata intera a rifornire Ribelle...)
eccomi con l'elenco dei 5 libri
tirati praticamente a sorte
tra le dozzine di libri
che han significato molto per me...

"I ragazzi della via Pàl" di Molnar, letto in età prescolare si fonde nella dolcezza/tristezza dei miei ricordi infantili insieme a Pinocchio di Collodi ed a Biancaneve.

"Ventimila leghe sotto i mari" di Verne, praticamente il mio battesimo con la fantascienza. Sulla qualità del libro credo ci sia poco da dire... intanto il lupo viaggiava tra sottomarini, mongolfiere (il giro del mondo in 80 giorni) e pirati vari (grazie Salgari).

lasciando da parte l'infanzia (seeeeee, adesso ve ne accorgerete :D)

"1984" di Orwell, che dire se non profetico!

"Il signore delle mosche" di William Golding un libro che racconta di bambini abbandonati su un isola ed anche un tragico spaccato della bestialità umana... da non perdere

"IT" di King, un altro libro di bambini e di adulti che tornano bambini nell'eterna lotta tra il bene e il male: fantastico!

"Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie, a cui devo il mio amore per i gialli
(unico giallo della mia vita in cui senza leggere la postfazione mi sarei convinto di essere io l'assassino...)

mi fermo qui

e non nomino i classici

(anche se "Lolita" di Nabokov, e "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Kundera...)

ok, basta così...

06 maggio 2007

Qualche libro per raccontarsi

Sono stato coinvolto dal mitico Antonio
in una catena interessante
che ci riporta all'antico amore
per la lettura

il compito assegnatomi non è semplice:

indicare cinque libri importanti nella mia vita.

bene, mentre ci penso
fedele alla consegna
coinvolgo un po' di "vecchi" amici
che so non se ne avranno a male

Daniel, Bunkr, Enza, Brigatta, Arzy.

se avete tempo, se volete, se potete...

02 maggio 2007

Ho visto


Ho visto l’amore donarsi
e sfiorire nell’indifferenza
ho visto un sogno rincorrersi
e soffocare nell’aridità

ho visto
e non avrei voluto vedere…

la tenera ingenuità
e la viltà maliziosa
graffi sul cuore
e un volto senz’anima

ho visto
e non avrei voluto vedere…

un essere infimo
senza coscienza
e un essere fragile
nel suo dignitoso dolore

ho visto
e non avrei voluto vedere…